Di Serena Verga
Ilir Shaqiri, nato il 12 aprile 1973 a Tirana, in Albania, figlio d’arte, è un noto ballerino professionista. Col tempo si è affermato anche qui in Italia, grazie alle sue esperienze in famosi programmi televisivi nazionali (come La Corrida, La Sai L’ultima, Buona Domenica, C’è posta per te, Amici). Ma Ilir non è solo questo, è tanto altro. Andiamo a conoscerlo meglio …
Ciao Ilir. Partiamo dalle origini: com’è iniziato tutto? Come ha scoperto di amare la danza?
Ciao. Grazie a mia madre. Lei mi portava sempre con sé alle prove al teatro dell’opera e quel mondo fatto di sudore, sacrifici e passione mi ha contagiato e affascinato. Poi feci il provino dell’ammissione all’accademia della danza all’età di 9 anni e fui preso. Cosi iniziai la mia vita di ballerino.
Tra le sue varie esperienze, quale ricorda con più soddisfazione?
Sono tanti i momenti che hanno lasciato il segno nella mia carriera. Dall’entrata all’opera di Tirana alla specializzazione al teatro nazionale di Macedonia. Dal mio primo provino Mediaset al successo di Amici. Ma sicuramente il più grande a cui penso con nostalgia è il ruolo di Pablo al balletto Iola a Tirana.
Come definirebbe la danza? E se dovesse scegliere un genere in particolare, quale prediligerebbe? (danza classica, jazz, contemporanea, hip hop, ecc.)
La danza è unica quanto varia e spettacolare in ogni suo genere. Ho avuto la fortuna di provare e danzare in molti stili, dal classico al modern, ed è difficile dire quale mi piace di più. Sicuramente il modern jazz e neoclassico, mi sento più a mio agio ed esprimo tutto me stesso quando danzo o coreografo dei brani.
Nel suo lungo percorso nel mondo della danza, si è cimentato anche nel ruolo di primo ballerino di importanti opere teatrali, coreografo di musical di successo e ballerino professionista in noti programmi televisivi. Se dovesse optare fra teatro e televisione, cosa sceglierebbe? E perché?
Un’altra domanda difficile. Sono entrambi mondi e realtà di danza da me vissuti tanto e alle quali sono affezionato nella stessa maniera. Emozioni diverse e forti. La tv: la magia delle telecamere e della notorietà a scala nazionale subito. Il teatro offre il brivido unico del palcoscenico e dell’applauso meritato e il fascino del pubblico a tu per tu. Non saprei quale scegliere …
E’ stata dura diplomarsi, col massimo dei voti, presso l’Accademia Nazionale di Tirana?
Ora come ora, quante ore al giorno dedica alla danza?
Non è semplice passare la classe da anno in anno nell’accademia a Tirana, figurati avere il massimo! I voti non vengono regalati anzi.. ho lavorato tanto e anche a casa con mia madre, sempre, ogni giorno dopo scuola, mi controllava tutti i nuovi esercizi e mi bacchettava bene. All’inizio era un inferno, poi è diventato routine e il mio fisico richiedeva da solo ore e ore di prove, fino a 10 ore al giorno. Ora mi alleno poco rispetto quei tempi. Insegno a tante scuole e il tempo che rimane per me è poco.
I suoi affetti più cari?
Mia figlia Emily è l’affetto più caro che ho. La guardo crescere e questo mi rende felice e mi commuove.
Dal 2003 è stato insignito della carica di Ambasciatore d’Albania nel mondo, direttamente dal Presidente della Repubblica Albanese. Sensazioni?
Grande soddisfazione personale e responsabilità professionale che porto nella mia vita artistica, sempre.
Se dovesse dare un consiglio a tutti i giovani che vogliono intraprendere quest’arte, in tre parole, cosa direbbe loro?
Fiducia nelle loro capacità. Tanto lavoro e non smettere mai di credere nel successo.
Ringraziandola per la sua gentilezza e disponibilità, le faccio un’ultima domanda. Progetti per il futuro?
Le coreografie di un musical a Roma che inizierà l’anno prossimo.
Buona fortuna e buon lavoro per i suoi progetti futuri e un bacino ad Emily.
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