Di Enzo Carrozzini
Alle 17 di Oggi il Capo dello Stato ha convocato il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani per affidargli l’incarico di verificare la possibilità di formare il nuovo Governo, dopo le consultazioni elettorali svoltesi a fine febbraio. L’esito era scontato, quasi dovuto, per il fatto che il segretario Pd, a capo della coalizione di centro sinistra uscita più suffragata ma non vincente, aveva rivendicato per la sua parte la possibilità di ricercare in Parlamento e , segnatamente in Senato, i voti necessari per varare il Governo, non essendo sufficiente la maggioranza assoluta conseguita alla Camera dei Deputati.
La missione impossibile del Segretario consiste nell’aggregare una maggioranza almeno attorno ad alcuni punti irrinunciabili: “La via di una legislatura – jha dichiarato Bersani- che abbia un governo in condizione di generare il cambiamento necessario, atteso dagli italiani, e un percorso di riforma che sia in grado di realizzare quel che non si è visto fin qui, cioè aspetti rilevanti di riforma costituzionale e politico-elettorale”. Bersani ha ritenuto irricevibili le proposte di collaborazione del PDL, per le evidenti incompatibilità programmatiche , così come ha ricevuto una risposta del medesimo tenore da parte del Movimento 5 Stelle, che avevano chiesto per sé l’incarico per formare il Governo.Insomma, il guazzabuglio sortito dalle elezioni la prossima settimana vedrà la sua risoluzione. Che cosa ci aspetta? un miracoloso governo Bersani? Un governo del Presidente? Una prorogatio del Governo Monti fino al prossimo Giugno che accompagni l’Italia a nuove elezioni? La situazione è seria e grave, ed è difficile ipotizzare cosa sará, o meglio,stando così le cose, è facile prevedere la parabola discendente di un uomo onesto e per bene infilzato nel bel mentre stava per superare con il secondo piede il traguardo….
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