Di Ester Lucchese
L’Associazione “ Nessuno Escluso onlus”, nell’ambito del progetto “ Diritti a sud”, ha presentato al Dirigente Scolastico prof.ssa Alessandra Larizza il tema “ Sei diverso? Nessuno è perfetto”oggetto di un interessante dibattito-incontro che si è tenuto il giorno 14 marzo, presso l’auditorium “ V. Crisigiovanni” dell’ I.C. “ G. Pascoli” di San Giorgio J.
La dott.ssa Laura Baccaro, psicologa, criminologa, coordinatrice dello sportello “Psicologo di strada di Padova” ha tenuto alla scolaresca una lezione didattica sulla comunicazione e gestione delle relazioni nei confronti delle persone svantaggiate. Tutto ciò rientra nell’ottica del superamento dello stigma e dei pregiudizi.
L’Associazione, nelle persone degli avv. De Fazio Antonietta, Guarino Mariangela, Armento Alessandro e De Marco Anna Paola, persegue dal 2006 l’obiettivo di tutelare i diritti civili, di assistenza e solidarietà sociale verso fasce svantaggiate della società attraverso lo sportello “ Avvocato di strada” già sperimentato in numerose città italiane da parte di enti benefici di varia natura.
Nel 2011 l’associazione ha effettuato inoltre lavori di coordinamento dei Distretti all’ ASL di Taranto per il prosieguo dei lavori finalizzati a realizzare una rete pubblico-privata a tutela della salute dell’immigrato.
La dott.ssa L. Baccaro ha parlato agli alunni del fenomeno dell’auto-stigmentazione da parte di chi, di fronte alla discriminazione, al razzismo e alla paura degli altri, tende ad isolarsi ancora di più. Tutto ciò comporta il fatto che chi si sente diverso è a rischio di esclusione sociale.
Molti volontari prestano la loro attenzione e dedizione a quanti vivono a margine della società, come coloro che non hanno una dimora fissa.
La scolaresca, impegnata in un proficuo dibattito in cui si sono trattati i temi sul volontariato, la disabilità e sulla diversità in genere, ha apprezzato e prestato molta attenzione al cortometraggio del 2009 “ The Butterfly circus” ( Il circo della farfalla) di R.Weigel, in cui si parla di un bambino, adottato da una famiglia circense che porta con sé un bruco durante un viaggio, il quale viene a contatto di un circo in cui l’attrazione è costituita dall’esposizione di uomini e donne deformi a cui la vita ha negato la normalità. Tra questi vi è Will, l’uomo senza arti,, costretto ad esibirsi e ad essere dileggiato nel circo. La storia è ispirata a quella di Nick Vijcic, nato in Australia che a causa di una rarissima malattia genetica non ha gli arti, ma ha imparato a vivere ugualmente superando difficoltà indicibili. Chi sostiene la diversità riconosce il fatto che non tutti hanno le stesse possibilità perché sfavoriti da una situazione oggettivamente svantaggiata, quale può essere una menomazione fisica o psichica. Molto spesso, nel primo caso, si riescono a superare prove veramente difficili e con la forza della volontà si riescono a raggiungere degli importantissimi traguardi che annullano un iniziale svantaggio, Vijcic ne è l’esempio vivente. I casi più difficili e più a rischio sono quelli che riguardano chi presenta disturbi mentali più o meno rilevanti per cui l’integrazione sociale diventa difficile se non vi sono le persone e le strutture idonee per accoglierli. La discriminazione si può esercitare comunque su chi non professa la stessa religione, su chi non si adegua alla mode del momento, su chi appartiene ad un’ etnia differente dalla nostra, si può anche riferire all’omosessualità. Il messaggio che traspare da questa iniziativa, sostenuta dalla scuola, è arrivato al cuore dei ragazzi, cioè il fatto che il modo migliore per superare idee ed atteggiamenti sbagliati è imparare a scoprire noi stessi, a conoscere e a confrontarsi con gli altri, a considerare le “ differenze” e la diversità non una perdita ma una ricchezza per l’essere umano
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