Di Enzo Carrozzini
La giornata odierna segna una commemorazione importante per la storia del nostro Paese e della Chiesa Cattolica, poiche é l’84° anniversario della firma dei Patti Lateranensi, con cui l’11 Febbraio 1929 lo Stato Unitario riunito sotto la Monarchia di Casa Savoia si riconciliava con la Chiesa Cattolica ponendo fine ad un contenzioso iniziato 59 anni prima ,( il 20 Settembre 1870), allorquando le truppe sabaude penetrarono in Roma attraverso la breccia di Porta Pia, ponendo fine al potere temporale della chiesa. Una coincidenza sconcertante con la notizia trapelata nemmeno di un’ora fa,
una notizia inaspettata che già ha fatto il giro del Mondo: Papa Benedetto XVI lascerà il pontificato a fine Febbraio.
E’ stato lo stesso Santo Padre a informare il Collegio Cardinalizio convocato stamani in Concistoro per la canonizzazione dei Martiri D’Otranto.
Papa Ratzinger ha dichiarato di lasciare per “ingravescentem aetatem”, (ovvero per i problemi dovuti all’avanzamento dell’età). Il testo del bollettino Vaticano 0089, che riprendiamo dal sito Ansa, non lascia adito a dubbi :
“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio , sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’eta’ avanzata, non sono piu’ adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, e’ necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me e’ diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacita’ di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravita’ di questo atto, con piena liberta’, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sara’ vacante e dovra’ essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”.
”Carissimi Fratelli – ha concluso il Papa – vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesu’ Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinche’ assista con la sua bonta’ materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorro’ servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.
Il Santo Padre fa un passo indietro, e questo crea in tutti noi preoccupazione per il suo Stato di salute, ma nello stesso tempo suscita interrogativi inquietanti soprattutto ricordando le notizie diffuse nel Febbraio scorso riguardanti lo scandalo Vaticanleaks , secondo le quali un quotidiano nazionale era venuto a conoscenza di un documento relativo ad uno scambio di informazioni tra due porporati riguardanti la salute di Papa Ratzinger ipotizzanti, la sua morte entro Novembre 2012.