Di Enzo Carrozzini ???VIDEO ???
L’onorevole Pd Massimo D’Alema, Presidente del Copasir (Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica), ha presentato nella splendida cornice del Teatro Petruzzelli di Bari, per l’occasione gremito in ogni ordine di posti, il suo ultimo libro dal titolo “Contro Corrente” con sottotitolo Intervista sulla sinistra al tempo dell’antipolitica, pubblicata per i tipi di Laterza Editore. L’opera riporta una serie di riflessioni del Parlamentare Democratico sotto forma di intervista, alla cui creazione ha partecipato un altro importante giornalista Pugliese, Peppino Caldarola, Già direttore del quotidiano l’Unità. L’intervista è la rievocazione degli ultimi trent’anni di politica vissuta da protagonista, laddove si alternano momenti importanti per la storia del Paese e finanche manifestazioni autocritiche mai espresse in maniera compiuta come in quest’opera da una personalità così autorevole e carismatica . Massimo D’Alema fa sua la preoccupazione e l’esigenza di rinnovare il messaggio di una sinistra, che non può non trovare linfa nell’esperienza delle sinistre europee, che si affermi libera dai gravosi retaggi del passato, ma non certa disposta ad accettare le semplificazioni liberiste sull’economia di mercato, le derive populiste e o tecnocratiche. Nel corso delle due ore della presentazione anche sollecitato dal Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, D’Alema ha risposto, con la usuale verve ironico sarcastica, a domande sull’attualità della campagna elettorale in corso, sul campo delle alleanze del Pd, sul pericolo di una rimonta del massimo competitore, Silvio Berlusconi, non rinunciando a segnare un punto soprattutto quando De Tomaso gli ha chiesto di intervenire sulla questione Monte Paschi di Siena, precisando che l’influenza dell’Istituto finanziario era talmente forte da condizionare l’operato della politica ma contemporaneamente anche supportarla a suon di quattrini,domandandosi, ad esempio, quale fosse stata l’entità dei finanziamenti che Monte Paschi avesse fornito alle aziende di Silvio Berlusconi, cosa che non poteva essere assolutamente attribuita ad un condizionamento della segreteria nazionale del Partito democratico . (Video di Gianluigi Cesari)