Di Enzo Carrozzini
“Bisognerà lottare perché in futuro il capitale finanziario della cultura e della pace sia nettamente superiore a quello della guerra”.(Martino Carrieri)
Ad un figlio di Puglia il prossimo nobel per la pace? E’ quanto auspichiamo a seguito della iniziativa promossa dal Sindaco di Lizzano(Avvocato Dario Macripò), e sostenuta dal centro Universitario Ionico di Taranto, dal Professore Universitario Pietro Antonio Rasulo, dalle Presidenze delle amministrazioni Provinciali di Venezia (Dottoressa Francesca Zaccariotto); di Bari (Professor Francesco Schittulli) di Matera (Dottor Franco Stella), nonché dal Sindaco di Castellaneta (Avvocato Giovanni Gugliotti).
Parliamo del professor Martino Carrieri, Presidente di una Fondazione dì cittadini emeriti di Taranto e della sua provincia, che opera per divulgare la Cultura della Pace nel Mondo, e teorizza un nuovo tipo di economia e di armonia tra i popoli.
La fondazione ha il suo braccio operativo nell’ “Istituto Internazionale per la cultura della pace e del nuovo sviluppo”, il quale riprende e amplifica il lavoro svolto in tal senso da tre associazioni presenti nel territorio tarantino nel corso di trent’anni. “L’associazione S.Pietro sul Mar Piccolo”, il “Fondo 1% per lo Sviluppo” e il “Terzo capitale, succedutesi nel corso degli anni in questa encomiabile attività.
Le idee in tema di Pace del professor Carrieri sono illustrate nel sito www.martinocarrieri.it, (da cui sarà possibile inviare il proprio sostegno alla nomination), dalla cui consultazione traiamo una serie di concetti interessanti che di seguito esponiamo:
Il ruolo dell’ Istituto , oltre a essere luogo di studio delle civiltà e dello scibile dei paesi euro mediterranei, è anche il luogo generatore di Idee, laddove mediante l’affermazione del capitale culturale, che per il professor Carrieri costituisce quella sorta di “impulso creativo” primordiale, le comunità ed i popoli possano arricchire e sviluppare la loro propensione alla pace e al benessere collettivo. Ma questo processo, sostiene il Professore, si deve realizzare riconoscendo alla figura femminile quel ruolo determinante che ha sempre esercitato nel corso dei secoli, ma che l’evolversi della civiltà improntata al predominio della componente maschile, non le ha mai (o solo parzialmente) concesso.
“la Gioia di Vivere, di vita dolce, di filosofia della felicità per ogni uomo e donna”, rinvenienti “dalla tradizione filosofica magno-greca, tipica delle genti del Sud Italia, sottolinea il professore, devono essere posti alla base delle relazioni tra gli individui e le collettività affinché la Pace sia oltre che serena anche viva, vitale, duratura”.
La cultura della pace deve sostituire integralmente quella di Guerra, ma per fare questo è necessario che i fondi destinati dai Governi agli armamenti vengano ridotti,(ricordando in Italia la questione degli “F35” il cui costo unitario ammonta a circa 99 Milioni di euro…). Il professore è molto critico di quei paesi che pongono la cultura della guerra come volano di sviluppo dell’economia, perché così facendo si perpetua un circolo vizioso dal quale è difficile affrancarsi. La stessa “O.n.u”, quale unione di Stati nazionali “permeati da cultura di Guerra”, pur facendo della pace tra i popoli la sua cifra principale, difficilmente può perseguire questo altissimo compito per il benessere dell’umanità.
La raccolta di fondi, a questo punto, diventa fattore fondamentale per divulgare la “cultura della Pace”, per questi motivi L’istituto da lui presieduto organizza una raccolta di fondi che sarà destinata alla creazione di un centro Planetario per l’affermazione della pace, dedicato a Gennaro Pasanisi. da cui Carrieri ha raccolto il testimone per proseguire l’opera di evoluzione culturale posta a base della sua teoria; per finanziare progetti economici volti a sviluppare le attività dei paesi più poveri; e destinare risorse alla creazione di eventi, musei e mostre ”impregnati” di cultura di pace, come il costituendo Museo “Fero Carletti”, importante scultore, le cui opere sono realizzate utilizzando materiali rinvenienti dalle zone di guerra teatri di inenarrabili battaglie.
Il professor Carrieri per rinforzare la sua teoria trae linfa vitale dall’enciclica “Pacem in Terris” del Beato Papa Giovanni XXIII, per questo si propone di diffonderla in tutto il mondo affinché si possano cogliere gli aspetti più importanti e commoventi della sua strabiliante attualità.
In ultimo, non dimentica la sua gente e quel territorio in cui ha opera da sempre, che oggi è duramente colpito nel morale e nella salute, proponendo lo sviluppo dell’ attività turistica quale propulsore di “economia di pace”. La promozione e la diffusione a livello mondiale del territorio tarantino come scrigno di bellezze culturali e fisiche, con particolare riferimento ai paesi emergenti come Cina, India e Brasile, oltre che benefici economici, non può non generare speranza in nuovi dialoghi, nuovi scambi, ‘per l’agognata rinnovata armonia del genere umano. E noi, quando si parla di Armonia, non possiamo non condividere. Ad maiora professore!!