Di Enzo Carrozzini
Ad alcun cittadino sfugge l’importanza del tema sicurezza stradale in Italia, sia per i costi umani che la necessità di spostamento delle persone ancora oggi può provocare, sia per i conseguenti costi economici sostenuti dalla collettività. La relazione pubblicata dall’Istituto Nazionale Statistica il 31 Ottobre scorso sullo stato della sicurezza stradale nel nostro paese relativo al periodo Gennaio Dicembre 2011, evidenzia rispetto all’anno precedente una riduzione degli incidenti ( – 2,7%), dei feriti (– 3,5%), ed un calo importante per quanto riguarda i decessi (– 5,6%). Non riportiamo tutti i dati contenuti nell’esaustivo rapporto fornito dall’Istat e rimandiamo i lettori che vorranno approfondire all’indirizzo web cui collegarsi (http://www.istat.it/it/archivio/73732). Una sorta di sentimento compassionevole ci fa riflettere su come dietro le cifre si celino storie di persone e famiglie segnate profondamente da quelle tragedie. Il rispetto loro dovuto, (quando questi eventi , a volte, possano essere legati a conseguenze fatalistiche), tuttavia, non può far sottacere l’esistenza di responsabilità dei singoli quali: imperizia, sottovalutazione dei rischi, dispregio delle norme del codice della strada; come quelle delle Istituzioni impegnate in questa vera e propria battaglia per limitare i numeri dei sinistri, che, a leggere i dati sembrano veri e propri bollettini di guerra.
Ricordiamo che nel 2001 in sede europea l’Italia firmò un protocollo insieme agli altri paesi membri,volto a raggiungere l’obiettivo del dimezzamento della mortalità da sinistri stradali nel periodo 2001/2010. Nonostante gli sforzi compiuti, sebbene i risultati siano gratificanti, l’Italia non ha raggiunto questo obiettivo fermandosi al 45,6%.
Tra l’altro, nel 2010 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato un nuovo decennio di iniziative per la Sicurezza Stradale 2011-2020 per ridurre ulteriormente il numero di decessi da incidenti stradali nel mondo. La Commissione Europea, recependone i dettami, in occasione dell’inaugurazione della nuova decade di iniziative per la sicurezza stradale, ha delineato, a sua volta, linee guida basate su sette principali obiettivi strategici: migliorare la sicurezza dei veicoli, realizzare infrastrutture stradali più sicure, incrementare le tecnologie intelligenti, rafforzare l’istruzione e la formazione per gli utenti della strada, migliorare i controlli, fissare un obiettivo per la riduzione dei feriti in incidente stradale, prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei motociclisti.
Nell’ambito di questi sette punti strategici, riteniamo di fondamentale importanza quello riguardante l’istruzione e formazione degli utenti. Sebbene la scuola nonostante l’esiguità dei mezzi a disposizione sia già impegnata nel tentativo di fornire agli “utenti stradali in erba” rudimenti di buona educazione comportamentale, siamo convinti che ci sia bisogno di più “cultura della strada”, per questo desideriamo, come giornale di informazione, senza alcuna pretesa di usurpare agli enti competenti funzioni istituzionali proprie, ma in pieno spirito collaborativo, offrire il nostro contributo allo sforzo che essi stanno svolgendo. Informiamo i lettori che la Md Films Productions del filmaker Mimmo Basile e del manager David Ndoj, di concerto con Armonia, e Associazione Nazionale “Un messaggio per la Vita” stanno curando la produzione e la diffusione di “narrazioni fotografiche” aventi per oggetto la sicurezza stradale con particolare riferimento all’informazione e della sensibilizzazione al rispetto delle norme del codice della strada.