Di Enzo Carrozzini
A nemmeno due settimane dalla chiusura delle primarie per la scelta del candidato premier del centro sinistra, competizione che ha visto a contrapposti in lizza due democrat , Matteo Renzi e il segretario Pierluigi Bersani, conclusasi con con la prevalenza di quest’ultimo, la macchina organizzativa del PD si prepara alle primarie per la formazione delle liste dei candidati da presentare alle ormai imminenti elezioni politiche del 2013. I tentativi di varare una nuova Legge elettorale che mandasse in pensione il cosiddetto Porcellum, purtroppo, sono falliti miserrimamente per i veti contrapposti dalle forze politiche, sicché anche per questa tornata saranno i capi partito, in luogo dei cittadini elettori, a scegliere i candidati ed il loro posizionamento in lista, perché l’assurdità di quella Legge fa si che il candidato collocato ai primi posti di lista abbia la matematica certezza di nomina parlamentare. La scelta del partito democratico di indire le primarie per la selezione dei parlamentari, rappresenta un coraggioso passo in avanti per mitigare gli effetti delle secche del Porcellum,
perché di fatto riavvicina i candidati ad un territorio e al bacino elettorale naturale. Lunedì sera a Roma, in via del Nazareno sede del Partito Democratico, la direzione nazionale ha dato forma alle norme che regoleranno la competizione.
Vediamo le regole:
Le primarie per la nomina del 90% dei candidati, si svolgeranno nei giorni 29/30 Dicembre, e ciascuna direzione regionale del partito deciderà la data più consona. Il restante 10% sarà nominato dalla direzione nazionale di concerto con i segretari regionali, privilegiando criteri di competenza e apertura alla società.
La platea dei votanti sarà costituita dai cittadini già iscritti all’albo delle primarie, “Italia Bene Comune”, partecipanti al voto del candidato premier del 25/11 e 5/12 scorsi, nonché gli iscritti al partito del 2011, che hanno rinnovato l’adesione fino al momento del voto. Per partecipare al voto dovranno sottoscrivere una dichiarazione in cui si dichiarano elettori del Pd, e versare un contributo di 2,00€.
Quanto alle regole per i candidati, può partecipare chi è iscritto al partito o si dichiara suo elettore, si trovi in condizioni che non impediscano la sua elezione secondo le normative di Legge, oltre a quelle previste dal codice etico del Pd. Particolari norme riguardano, ad esempio, la incandidabilità dei Parlamentari Europei, o degli amministratori locali. Partecipa alla lista il candidato in grado di essere supportato dal 5% degli iscritti al partito per ambito territoriale provinciale, presso il quale dovranno essere depositate le firme degli elettori supportanti il candidato stesso. I parlamentari uscenti saranno inseriti di diritto nelle rose delle liste, a condizione che facciano richiesta alle direzioni provinciali entro i termini previsti.
Importantissima novità riguarda la parità di genere, per cui alle primarie si potrà votare un uomo e una donna, e tutto ciò comporterà un maggiore equilibrio di genere anche nella formazione delle liste e dei posizionamenti, atteso le condizioni, in cui costringe il Porcellum. La direzione Nazionale entro il prossimo 8 Gennaio approverà e diramerà le liste così come definite dalle primarie di fine mese, fermo restando i nomi dei capilista provinciali che saranno altresì definiti in concerto con le segreterie regionali.
Pochissimo tempo per i candidati per raccogliere le firme , frequentare il territorio, proporre programmi, o, addirittura farsi conoscere, ma ci sembra l’unica via da percorrere per far riavvicinare i cittadini alle Istituzioni, facendoli partecipare alla scelta dei propri rappresentanti. Anche Sinistra ecologia e Libertà, il partito di Nichi Vendola svolgerà primarie in contemporanea col Pd. Non si può non rimarcare quanto questa iniziativa sia un lodevole tentativo di far riguadagnare alle Istituzioni la considerazione anticamente goduta da parte dei cittadini, oggi seriamente compromessa, a causa dell’infimo livello etico morale di una parte della classe dirigente che, ai vari livelli, ha governato la cosa pubblica.