Di Roberto Russo
Eessendo questo un argomento molto controverso e sentito da molti, vorrei, prima di continuare a scrivere, precisare che questo è un articolo che esprime la mia opinione personale sull’argomento, e che rispetto chi la pensa diversamente da me medesimo. Iniziamo prima col dire cosa significa eutanasia. Eutanasia: letteralmente buona morte (dal greco ?????????, composta da ??, bene e ???????, morte). Ora veniamo al punto, da quando l’uccidere è buona morte? Come si pratica l’eutanasia su un animale da compagnia? Si inietta una quantità eccessiva di anestetico endovena e poi quando l’animale è addormentato si pratica un’ iniezione letale di soluzione di potassio direttamente nel cuore per bloccarlo. Di solito questa pratica si utilizza quando un animale ormai è in fin di vita oppure quando la qualità della sua vita è compromessa. Ma qui entra in gioco un’altra domanda: la qualità della vita della quale si
parla è quella dell’animale o del proprietario? Tante volte succede che si ammazza (usiamo le parole esatte, senza eufemismi) un animale perché ha una paralisi al treno posteriore e non controlla gli sfinteri anali e uretrali con conseguente incontinenza fecale e urinaria. In questo caso la qualità della vita peggiora per l’animale, ma non tanto da essere incompatibile con la vita, ma soprattutto per il padrone che deve continuamente sopperire alla derivante mancanza di indipendenza dell’animale di autogestirsi. Io penso che in questa evenienza sia più indicato dire che l’eutanasia è un mezzo per continuare a garantire la buona qualità della vita del padrone dopo l’insorgere della malattia. Solo in nome dell’ egoismo pratico dell’uomo. E se l’animale è in fin di vita? Sicuramente morirà naturalmente, in questo caso entra in gioco l’egoismo dell’uomo dal punto di vista emotivo, non si vuol vedere soffrire il proprio animale (quindi non si vuole soffrire) e quindi che si fa? Si ammazza. Altra evenienza
potrebbe essere che l’animale soffra realmente dei dolori, ma in questo caso esistono farmaci che alleviano le sofferenze come esistono per l’uomo. Non credo che se vostro padre o vostra madre soffrono per una malattia voi li prendete e gli fate una puntura nel cuore per farli smettere di soffrire. In conclusione cos’è l’eutanasia? Io do la mia definizione: è un modo per migliorare la qualità della vita emotiva e pratica del padrone di un povero animale, che non ha colpa né potere decisionale, e deve morire nel nome dell’EGOISMO, e del guadagno da parte di chi deve effettuare l’omicidio.
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