Di Enzo Carrozzini
Firma del protocollo di intesa per la sicurezza e lotta al lavoro nero. Erano le 13.30 del 3 Ottobre dello scorso anno, una palazzina a due piani sita in via Roma nel centro storico di Barletta (nella provincia Bat) crolla intrappolando 4 operaie e una ragazzina di 14 anni, sorprese all’interno dei locali interrati nei quali insisteva un maglificio. Le quattro donne prestavano il loro lavoro senza copertura assicurativa, mentre la ragazzina figlia dei titolari dell’azienda, per un tragico scherzo del destino, si trovava lì per caso per salutare i genitori in quel momento assenti.
Quella tragica vicenda è stata battezzata come “la strage delle donne”, e le indagini della Magistratura, tutt’oggi in corso, non hanno ancora definito un quadro certo di responsabilità. L’amministrazione comunale ricorderà degnamente Maria Cinquepalmi (la più piccola), Concetta Ceci, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro e Antonella Zaza. Donne, ognuna col proprio bagaglio di sogni, disillusioni, speranze di futuro e dignità. L’ingegner Nicola Maffei sindaco della città della disfida, nel comunicato stampa ha dichiarato :” Ad un anno di distanza, vogliamo commemorare le cinque vittime imponendoci una parentesi di silenziosa riflessione sul valore e la dignità dell’altrui vita; rafforziamo, inoltre, il senso del dovere accettando il peso delle responsabilità che da esso derivano.
“ Senza un impegno autocritico di tutta la società in tale concrete azioni quotidiane oneste e leali, ,- ha proseguito Maffei- il sacrificio di queste giovani esistenze equivarrà ad una richiesta di soccorso colpevolmente inascoltata, nonché testimonianza di grave, cinica insensibilità.”.
Barletta, sede importantissima del distretto calzaturiero e abbigliamento sconta come tutte le realtà industriali i colpi della crisi economica finanziaria, e nel sottobosco dei lavori a cottimo è facile imbattersi in piccole aziende che tentando di reggere i costi e la concorrenza ricorrano a lavoro nero, utilizzando ragazze come quelle scomparse nella tragedia. Per questi motivi assume un’alto significato simbolico il protocollo di intesa per lasicurezza sul lavoro e la lotta al lavoro nero, che stamani presso la sala giunta del Comune di Barletta, La giunta regionale nelle persone del Presidente Nichi Vendola e dell’assessore al Welfare Elena Gentile firmeranno insieme al Sindaco MAffei. Il protocollo prevede la collaborazione tra il consorzio di imprese Artigiane del settore tessile-abbigliamento operanti nel centro urbano, in concerto con le associazioni di categoria di imprenditori e lavoratori, mediante il quale si impegnano a trasferirsi in un’area di insediamento produttiva, già individuata nella zona industriale della città, per operare nel rispetto delle norme edilizie, urbanistiche, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e nel rispetto degli obblighi contributivi e fiscali. Un ottimo esempio di collaborazione tra gli enti locali, con l’auspicio che possa essere adottato da altre realtà del territorio regionale.
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