Di Enzo Carrozzini
Roberto Giachetti, Parlamentare del Partito Democratico da un mese sostiene uno sciopero della fame per sensibilizzare i propri colleghi in Parlamento a cerca re un accordo che modifichi la vigente Legge elettorale, approvata nel 2006. Una legge che di fatto esautora il diritto degli italiani di eleggere il proprio rappresen- tante, affidando il compito completamente alle segreterie dei partiti, contribuenti do ad allargare le distanze tra il Paese e i propri eletti, acuendo il discredito e il disamore nei confronti delle Istituzioni Democratiche conquistate. Una Legge che fu definita “Porcata” dal primo firmatario, (il senatore leghista Roberto Calderoli), successivamente edulcorata dalla stampa con diminutivo di “Porcellum” in stile latinorum che non diminuisce affatto la sua devastante por tata, Una lodevole iniziativa assunta dalla rete intende creare una catena della solidarietà attorno al Parlamentare, consentendogli di interrompere lo sciopero della fame e sostituirsi a lui almeno per un giorno in questa battaglia di democrazia e civiltà. Riportiamo il testo integrale della proposta, raccolto dal sito di Gianluca Santilli , ideatore e promotore dell’iniziativa all’indirizzo www.gianlucasantilli.it La legge elettorale così come è non ci piace. E vogliamo che il Parlamento si impegni per cambiarla. E’ dal 2006 che l’attuale legge elettorale, il c.d. porcellum, non consente agli elettori di scegliere il proprio candidato, di averlo sul territorio. E ora è tempo di cambiarla. Perché crediamo che una riforma della legge elettorale sia condizione necessaria per gettare le basi di un rinnovamento della politica, dei partiti e di un nuovo “stile” della politica: sobrietà, serietà, coraggio, responsabilità, amore e dedizione per la comunità che inevitabilmente deve prevedere disponibilità all’incontro e se necessario affrontare l’impopolarità. La credibilità persa non ce la regala nessuno. Per questo abbiamo deciso di scendere in campo al fianco di Roberto Giachetti che ormai da 30 giorni è in sciopero della fame proprio per chiedere il cambiamento della legge elettorale. Ed anche per chiedergli di sospendere il suo autodafè almeno fino ai primi di settembre. Al Parlamento spetta l’onere di modificare questa legge e ai parlamentari responsabili chiediamo di impegnarsi per farlo. Per questo da lunedi 6 agosto procederemo a staffetta: 24 ore ciascuno di sciopero della fame. Un atto simbolico ma vero che è testimone del nostro impegno e del nostro attaccamento alle Istituzioni e al popolo. Chiunque potrà aderire. E’ sufficiente apporre il proprio nome di seguito a questa lista oppure inviare una mail a: noalporcellum@libero.it – www.gianlucasantilli.it