Redazione
FRONTIERE ATTUALI Si può vivere senza il gioco? No. Allora insegnare a giocare è anche insegnare a vivere. Ad agire persé, per gratificare se stessi, per darsi un momento interno di pausa nell’agire-secondo-uno-scopo che si delinea come “festa”. Allora al gioco va riconosciuta la forte, molto forte, valenza formativa. Per ciascuno e per tutti. Come gioco individuale e come gioco agito nella stessa società. Così va elaborata un’educazione al gioco, che ne valorizzi in pieno tutte le potenzialità. Al giocare in generale e alla varie tipologie di giochi. All’uso, e al significato, non semplice, del giocattolo. Ai videogiochi: che vanno conosciuti e sviluppati e via via anche culturalmente attraversati. Fino all’uso didattico del gioco: che non è ossimoro, bensì una scommessa sempre aperta e riaperta. A scuola, a casa, nella vita sociale
ERMENEUTICA La presente raccolta di saggi in memoria di Antonio Valleriani, filosofo dell’educazione e profondo quanto originale cultore di ermeneutica, ruota attorno ad un asse teorico che può apparire inconsueto, in un titolo che accosta “poetica” ed “educazione”. Eppure la vera novità su cui riflettere oggi è proprio quella di ERMENEUTICA una “storia”
da condividere con gli altri: un raccontarsi per mettersi alla prova. Gli autori qui raccolti, nella molteplicità degli apporti teorici e delle esperienze culturali ed esistenziali che li caratterizzano, sono animati da una convinzione comune che attraversa con passione autentica le loro riflessioni: occorre imparare una graduale poetica dell’esistere, per confrontarla in un dialogo aperto, proficuo e curioso delle altrui esperienze. È questa la dignità dell’apprendere ermeneutico che cerca l’umile equilibrio nella relazione solidale e fornisce all’etica un libero e rischioso oggetto di confronto. Il libro rappresenta un efficace strumento di lavoro per quanti si dedicano all’educazione: ricercatori, studenti, insegnanti, genitori, operatori
sociali
REALTA’ EDUCATIVE Di fronte alla complessità del mondo attuale l’educazione deve rivedere e ampliare i propri strumenti di verifica e di intervento. Il volume, frutto del lavoro di condivisione e di ricerca di competenze diverse, esplicita alcune essenziali direttrici pedagogiche legate a luoghi e temi della cultura attuale (dal consumo, alla musica, al gioco etc.) per vedere, osservare e rileggere gli accadimenti formativi, tenendo presente che quello pedagogico si propone come sapere ad alto contenuto critico-riflessivo al servizio della progettualità umana. Il libro si rivolge a tutti coloro che abbiano, a titolo professionale o personale, interesse ad alzare i toni della propria riflessione e responsabilità.