Di Enzo Carrozzini
Avevamo tutti il timore che Telejato, la piccola emittente di Partinico (in provincia di Palermo), con l’avvento del digitale terrestre, interrompesse la programmazione che trasmette da oltre vent’anni, con coraggio e non curanza delle intimidazioni, mettendo alla berlina i mafiosi e le connessioni perverse tra questi e la politica nel nome dell’affarismo. Il Corecom Sicilia (L’autorità regionale di garanzia per le comunicazioni), ha inserito Telejato, nella lista delle emittenti che potranno utilizzare il digitale terrestre, concedendole ben cinque canali, grazie ai quali Pino Maniaci e la sua squadra di collaboratori potranno continuare la loro opera meritoria. Il direttore Maniaci nei mesi scorsi aveva segnalato all’opinione pubblica il pericolo di chiusura definitiva se, prima dello switch off (ovvero il momento del passaggio dalla Tv analogica a quella digitale, che a noi pugliesi in queste ultime settimane ha creato non pochi grattacapi), Telejato non avesse ottenuto la concessione di trasmettere in digitale. Ora il pericolo sembra fugato, ma bisognerà comunque attendere la graduatoria definitiva. In questa battaglia Pino non è stato lasciato solo, perché moltissime persone, associazioni, studenti, memori del commovente monito di Giovanni Falcone (“In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere”), hanno suscitato un movimento di opinione giocando un ruolo determinante in questa vicenda, mediante la creazione di un vero e proprio network all’insegna del grido “siamo tutti Telejato”. La sopravvivenza di Telejato , in un certo qual modo, può considerarsi la salvezza di Pino. Non osiamo immaginare che cosa possa capitargli se alla sua voce fosse posto il bavaglio, la malarazza mafiosa ha dato triste prova, purtroppo, della sua spietata memoria di elefante, basti pensare alle decine di lapidi commemorative nella città di Palermo come in ogni angolo della stupenda terra di Sicilia. Pino in tutti questi anni, è stato oggetto di minacce e percosse, ha subito danni a beni personali, e oggi vive sotto tutela, ma continua imperterrito nella sua lotta per la legalità. Il consorzio di emittenti palermitane cui Telejato partecipa per la concessione del multiplex (ovvero il canale che permette la diffusione di programmi su cinque reti cui facevamo cenno prima), dovrà sostenere un notevole esborso finanziario per adeguarsi alle nuove tecnologie digitali, ma siamo sicuri che Pino riuscirà a superare anche questa sfida. Adesso lo immaginiamo un po’ più sereno con la sua verve ironica sotto i suoi inconfondibili baffoni, pronto a scoprire gli altarini di una politica troppo legata al condizionamento ambientale mafioso, e senza fare sconti ad alcuno.