Di Enzo Carrozzini
Il test elettorale vede impegnati, da stamani alle 8 fine alle 15 di lunedì, circa nove milioni di italiani. Complessivamente oggi sono 942 i comuni impegnati nel rinnovo dei propri Consigli comunali, mentre in Sardegna si voterà in giugno. Si vota in città importanti del Nord Italia come Genova, Verona, Monza, Parma, Piacenza. Nella nostra Regione si vota in 63 comuni, importantissime le sfide nei capoluoghi di provincia Trani, Brindisi, Taranto, Lecce. E’ previsto il secondo turno di ballottaggio nei comuni la cui popolazione è superiore a 15.000 abitanti. Il valore delle presenti elezioni amministrative è inconfutabile, non soltanto perché si svolgono sotto l’egida del cosiddetto Governo tecnico che, nel Novembre scorso ha sostituito a furor di spread, il Governo Pdl- Lega guidato da Silvio Berlusconi, ma soprattutto perché hanno luogo dopo gli episodi da “codice penale” messi in opera da persone impegnate nelle Istituzioni quanto nei partiti politici. Intendiamoci, il clima non è favorevole ai Partiti, per l’inadeguatezza manifestata nel gestire la crisi economica,(il Governo tecnico che fa il lavoro “sporco” dei provvedimenti impopolari ne è la conferma), e per la clamorosa disattesa delle promesse elargite in campagna elettorale (perché le condizioni esistenti non ne permettevano la realizzazione, basti pensare al guazzabuglio Ici Imu). Da questo test i partiti trarranno gli elementi per comprendere il grado di disaffezione che gli Italiani nutrono nei loro confronti, e dovranno prendere necessariamente provvedimenti volti a riconquistare la credibilità persa per i troppi, tanti scandali, che hanno visto protagonisti i loro uomini, a partire dalle distrazioni dei rimborsi elettorali a fini privati, a finire alle varie cricche e cricchette, business tangentari piduisti pitreisti e via seguitando. Se pensiamo alla ultima vicenda illustrata dai quotidiani, operata da dirigenti della Lega Nord per far laureare l’ex Consigliere Regionale lombardo Renzo Bossi (figlio di Umberto, fondatore del movimento, per antonomasia paterna detto “Trota”), constatiamo a quale (de)grado di farsa sia precipitata la politica. La vicenda del figlio del leader di un movimento xenofobo, (coautore della Legge che ha introdotto il reato di immigrazione clandestina, contro poveri diavoli sbarcati in Italia in cerca di pane e dignità, la c.d. Legge Bossi- Fini), che consegue, in un solo anno, la laurea in “Business Administration”, proprio presso una università privata albanese, sostenendo esami col massimo dei voti e per giunta in lingua albanese, assume davvero gli aspetti di uno di quei favolosi film di commedia all’ italiana. Il fatto è che, purtroppo, è tutto vero. Una certa classe dirigente che oggi avversa la Lega, fino a poco tempo fa era insieme nel Governo nazionale, e gli ha letteralmente permesso di sgovernare,consentendo a quel movimento di fare il bello ed il cattivo tempo, soprattutto quando si trattava di prendere provvedimenti per il meridione d’Italia. Per conferma basta leggere l’ottimo saggio di Pino APRILE “Terroni”.
Per questi motivi, e, nonostante ciò, ai corregionali nei cui luoghi si vota, rivolgiamo l’invito di recarsi alle urne, e non lasciarsi sopraffare da quel senso di disgusto e disaffezione verso quella classe dirigente rivelatasi peggiore di chi ha affidato loro il voto. Non è vero l’assunto che afferma in senso dispregiativo che: “un popolo ha la classe dirigente che si merita”, la maggior parte del popolo Italiano non è peggiore di ogni altro, si può e si deve tentare un’altra via alla gestione della cosa pubblica, incominciamo a farlo con queste elezioni, diamo fiducia a quelle persone che si dimostrino sincere e capaci. Non disperdiamo il Patrimonio costituito dalle nostre Istituzioni, la democrazia conquistata con tanti lutti e privazioni, perché un ‘altro uomo della “Provvidenza” è sempre in agguato. Il resto poi come si dice (o si canta) “lo scopriremo solo vivendo”….