Di Enzo Carrozzini
Il 2004 segnò un momento importante per i partiti pugliesi del centrosinistra, perché a concorrere alla carica di Sindaco di Bari fu chiamato un giovane pubblico ministero, già della procura antimafia di Bari, il Dottor Michele Emiliano. Gli indubbi meriti del magistrato impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, il desiderio da parte dei cittadini baresi di voltare pagina sulla Consigliatura decennale di centrodestra , la freschezza politica del personaggio unita alla sua personalità simpaticamente irruenta, incantarono i cittadini baresi, al punto tale da concedere fiducia a Michele il Gladiatore (come fu di lì a poco nominato), e far ricuperare ai partiti del centrosinistra barese il divario di 20 punti percentuali, che scontavano ad ogni elezione, da quando era stata introdotta la Legge elettorale regolante l’elezione diretta dei Sindaci.
Quell’anno, tra l’altro grazie, all’ “onda” Emiliano, fu conquistata anche la Provincia di Bari e il suo Presidente, Vincenzo Divella (proprietario del noto pastificio), insieme a Michele Il Gladiatore rappresentarono la nuova immagine di un centro sinistra competitivo, rinnovato nella sua classe dirigente, capace di fornire esaustive e definitive risposte alle istanze provenienti dal territorio, e per giunta corroborato dalla simpatia umana di queste nuove figure.
A quell’esperienza fu dato il nome di Primavera Pugliese, perchè in quel periodo tutte le Provincie Pugliesi furono conquistate dal centro sinistra, quasi a voler idealmente sottolineare il nesso che lega la stagione del rifiorire della natura, alla rinnovata voglia da parte dei cittadini pugliesi, di affidarsi alla bellezza di una politica che volesse rinnovarsi all’insegna di un sano ritorno al passato di ideali come solidarietà, impegno, ricerca del bene comune. Ricordiamo solo che l’anno dopo (2005) questo momento magico raggiunse l’acme quando Nichi Vendola diventò Presidente della Regione Puglia, un risultato storico per la peculiarità della persona: fine intellettuale, comunista, omosessuale dichiarato. Le successive tornate elettorali hanno premiato Nichi Vendola e Michele Emiliano per le indubbie capacità manifestate nel governare, ma il loro merito rischia di essere pesantemente danneggiato a seguito degli errori commessi.
Infatti, dopo le indagini della Magistratura sulla Sanità regionale (caso Tarantini) che stanno evidenziando una serie di responsabilità penali e politiche trasversali, è di neanche 48 ore la notizia che vede indagati sia a piede libero che agli arresti domiciliari, importanti dirigenti tecnici dell’ amministrazione comunale e regionale, esperti geologi, architetti, nonché il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Gerardo Degennaro, per presunti reati penali commessi nella costruzione del Centro direzionale, sito nei pressi dello scalo aeroportuale di Bari. Il Sindaco Emiliano non ha alcuna responsabilità penale. La perplessità politica nei sui riguardi è dovuta al fatto di essere stato troppo vicino alla famiglia Degennaro (le cui imprese tra l’altro hanno costruitocon la modalità del project financing e gesticono due importanti parcheggi sotterranei cittadini presso il Policlinico e l’Università) al punto di aver fatto assurgere alla carica di assessore nella Giunta Comunale la nipote del consigliere, non essendo rilevante la notizia trapelata dalle intercettazioni telefoniche, secondo la quale in occasione del Natale 2007 Degennaro avrebbe fatto recapitare a casa del Sindaco una quantità tale tra pesce, crostacei e frutti di mare, da colmare un intera vasca da bagno….
La passione atavica dei baresi per il “crudo” è talmente viscerale da lasciar pensare che non perdoneranno al Sindaco questo peccato di gola,,,
Emiliano ieri ha tenuto una conferenza stampa con la quale ha preso le distanze dalle irregolarità che si sarebbero perpetrate, chiudendo scusa, tra l’altro, ai cittadini baresi per gli errori commessi. Nonostante l’indubbia buona fede, resta l’impressione che il Michele Il Gladiatore si sia giocata per sempre l’aspirazione di diventare Presidente della Regione Puglia.
Così la Primavera pugliese, al debutto della primavera meteorologica 2012, sembra inevitabilmente destinata alla glaciazione.
Il periodo di politica commissariata che stiamo vivendo, fa sentire ancora più pregnante la voglia di partiti, nonostante la presenza nei loro organici di figuri la cui adesione è dovuta soltanto ai fini di realizzazione di interessi personali.Ed è sconcertante dover constatare quanto l’esperienza di tangentopoli, dopo vent’anni, non sia servita al miglioramento della condizione etica degli uomini politici, anzi si può dire che la propensione all’arricchimento personale sia acuita. Per questi motivi riteniamo non più procrastinabile l’adozione di una Legge sul conflitto di interessi che regoli l’ingresso nell’agone politico di “personaggi in cerca d’affari”, che con “sprezzo del pericolo” e arroganza continuano a lucrare sulla pelle della povera gente, ma sarebbe necessaria anche la sottoscrizione di un codice etico cui dovrebbero uniformarsi gli uomini chiamati nelle Istituzioni, affinchè sia imposto loro di fare un passo indietro non appena siano soltanto lambiti dal sospetto di essere oggetto di “schizzi di fango”. Sicuramente è una soluzione drastica, ma non si può più transigere, atteso che la considerazione delle Istituzioni da parte degli italiani ha raggiunto l’altezza della suola delle loro scarpe. C’è bisogno di partiti seri, veri, dicevamo, non potendo la loro funzione essere surrogata da organizzazioni personali, fondazioni, associazioni a volte di dubbia natura, create dai personaggi di terza quarta fila degli stessi partiti miranti a rifarsi le virginee forme col marchio della cosiddetta società civile. E’ ora che i dirigenti che vogliano bene alle Istituzioni e ai propri partiti, incomincino a studiare bene il dna dei propri candidati, c’è bisogno di una classe dirigente non cooptata, libera, e consapevole del privilegio che detiene nel servire il popolo e le Istituzioni. I signori dei partiti devono rendersi conto che milioni di idealisti si recano alle urne perchè credono ancora nella politica come sinonimo di probità, solidarietà, sussidarietà e buon governo, ma dovessero rendersi conto che tutto questo è nello splendido libro dei loro sogni,e allora saranno dolori e non soltanto per lor signori…..