Di Enzo Carrozzini | ??? VIDEO ???
Nonostante l’area della Fibronit sia inserita nel programma “S.I.N.” che prevede la bonifica dei siti industriali più inquinati d’Italia, ci sono serie possibilità che i lavori di bonifica siano ritardati a seguito della sentenza del Tar Puglia che di fatto sospende i lavori. Così il S.I.N. Rischia di trasformarsi nell’onomatopeia “sigh”, soprattutto pianto e lacrime amare per i cittadini baresi.
Un antica fabbrica di prodotti in cemento amianto ormai dismessa, a neanche 300 metri in linea d’aria dal centro cittadino, a seguito dell’espansione edilizia finisce per essere condivisa da tre quartieri ad altissima densità abitativa. In cinquanta anni di attività, l’amianto miete vittime e segna indelebilmente, moralmente e fisicamente la vita delle persone. L’amministrazione cittadina grazie all’adozione di una variante urbanistica dichiara inedificabile l’area della fabbrica (una superifcie di circa 100.000 mq), si impegna ad una prima opera di decontaminazione riguardante gi edifici industriali e gli uffici, ma il vero pericolo è costituito dal sottosuolo dell’area in cui sono sepolti in profondità gli scarti di lavorazione del micidiale prodotto, che ancora oggi è una discarica a cielo aperto, nonostante si sia provveuduto a telare il suolo e ricoprirlo di breciolino. Interventi blandi nelle more dei lavori di bonifica per mettere in sicurezza il sito, che dovrebbero avere inizio dopo l’approvazione della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Puglia, con la “tombatura” del suolo e la creazione di un Parco verde. Ma su tutto pende un’incognita perchè a seguito di un ricorso opposto dai proprietari del suolo contro la variante urbanistica (che di fatto precludeva loro la possibilità di edificare) accolto dai Giudici del Tar Puglia, di fatto i lavori sono bloccati. Per cui la bomba ecologica continua a essere innescata, le fibre d’amianto impalpabili e leggere continuano a svolazzare nell’aria di Bari, intrufolarsi e depositarsi nelle vie respiratorie dei cittadini, e li resteranno fino a quando il killer silenzioso e spaventoso incomincerà la sua opera…