Di Arnesano Eleonora – ??? VIDEO ???
Ciao Nina, prima di iniziare il nostro dialogo, vorrei spiegare ai nostri lettori chi è Nina Monti. Figlia d’arte (suo padre è l’autore di Patty Pravo), sin da piccola ha iniziato a solcare i palcoscenici come cantante, ballerina, attrice, ma la sua vera passione è la musica, così che impara a suonare la chitarra acustica. Il suo curriculum è notevole: ha suonato nei più importanti locali romani: il locale, radio Londra, palladi, hors club…nel ’98 firma un contratto discografico con la IT di Vincenzo Micocci. Ha cantato con Umberto Bindi e Lucio Dalla, collabora con Beppe D’Onghia e Bruno Mariani alla realizzazione di alcuni suoi brani. Vince il primo concorso online MY-TV di cui Lucio Dalla è il direttore artistico; nel 2003 firma un contratto discografico e manageriale con Michele Torpedine e nel 2005 scrive e canta il brano dance-house “Falling in a breath” per il mercato inglese con il dj Claudio Cannizzaro. La canzone “Roma 1970” sarà la sigla televisiva di “Folkstudio memoria di una cantina”.E’ stata semifinalista al premio Recanati e al premio Remotti; canta al Teatro Ariston di Sanremo durante la trasmissione televisiva “Destinazione Sanremo” condotta da Pippo Baudo e Claudio Cecchetto.
Nina, la redazione ti fa i complimenti per il nuovo singolo “Indignati ancora”, veramente molto bello. Come sta andando al contest Chiambretti Sunday Musik Show Contest? Grazie per i complimenti, è importante per me sapere che una canzone riesce ad arrivare al pubblico. Il brano “Indignati ancora” è il mio semplice punto di vista sulla situazione critica che stiamo vivendo, sull’instabilità che i giovani, e non solo, vivono ogni giorno. Per migliorare le cose bisogna partire da dentro noi, come diceva Che Guevara, (La vera rivoluzione è dentro di noi). Bisogna amare il prossimo, essere solidali verso gli altri, non solo quando le cose vanno male, ma anche quando si sta bene; solo così le cose possono davvero cambiare. Manifestare non basta, non basta scendere in piazza e indignarci, ci vuole rispetto verso il prossimo, ci vuole amore e voglia di amare. Solo così le cose inizieranno a cambiare. Le votazioni per il Contest di Chiambretti sono ancora aperte, fino al 18 Febbraio, invito quindi tutti i lettori a votarmi! Sempre se il brano è di loro gradimento…
Consiglio vivamente i lettori di ascoltarla e votarla. Tra i tuoi brani, qual è il preferito e con quale hai un ricordo particolare ? Sono legata ad ogni brano che scrivo e legati ad ogni brano ci sono tanti ricordi, sensazioni, emozioni. Del mio ep intitolato “Tappezzeria”, disponibile su iTunes, c’è tuttavia un brano cui sono particolarmente affezionata. Dico “mio” anche se non dovrei; è un brano scritto da mio padre, Maurizio Monti, intitolato “Improbabile Storia”, un inedito cantato negli anni 80 da Patty Pravo ma mai uscito sul mercato; è una canzone con cui sono cresciuta…tutte le volte che la canto mi rivedo nello studiolo di casa, con mio padre, a registrare i primi provini sul 4 piste. E’ un omaggio che ho voluto fare al mio grande e unico maestro, papà!
Qual è lo spunto, l’intuizione da cui prende avvio il tuo lavoro di composizione? Quando scrivo una musica lo faccio partendo dalla mia chitarra, le mie musiche nascono appunto da lì. Credo che nel comporre una musica ci sia meno ragionamento rispetto ad un testo. Come persona curiosa sono affascinata da ciò che mi circonda e quindi nei miei testi parto da quello che vedo, che sento, che annuso nell’aria; ciò che ne verrà fuori però sarà la mia visione, a volte chiara e a volte ermetica.
Qual è il genere musicale che ascolti? Ascolto di tutto, perché sono molto curiosa. Ma amo solo alcune cose, la musica rock e i cantautori italiani e americani.
Cosa pensi della scena cantautori italiani? La forte crisi discografica certamente non sta aiutando a far emergere nuovi talenti ma non credo che abbia fermato il grande fermento che c’è, la voglia di scrivere canzoni nuove, di mettersi a confronto, di esibirsi anche di fronte ad un solo spettatore. I cantautori viaggiano su binari diversi rispetto a quello che si sente oggi alla radio; le canzoni dei cantautori oggi viaggiano sul web, attraverso un tam tam di utenti, di passaparola, di cd regalati ai concerti. La leva cantautore moderna è ricca di artisti innovativi, bravissimi, super preparati tecnicamente, che scrivono con passione e non si arrendono.
Nelle tue canzoni a quale stile ti ispiri?e c’è un cantautore cui ti rifai? Senza ombra di dubbio Carole King, una delle più grandi cantautrici americane. Sono nata ascoltando Tapestry; Tappezzeria, canzone che da il titolo al mio ep, è un ringraziamento a quell’album, è grazie a lei che ho iniziato a comporre. Un’altra grande artista cui sono legata è Tracy Chapman, per la sua forza vocale, il suo timbro unico e le sue canzoni, portabandiera di una scrittura femminile tesa al sociale. Entrambe rappresentano due lati della mia personalità artistica; da una parte la dolcezza e l’essenzialità, dall’altra la forza di uno sguardo critico e attento nei confronti della nostra società.
Com’è stato cantare al fianco di cantautori italiani tanto famosi?cosa hai provato? E’ stato sicuramente un momento importante, che non scorderò mai. Uno su tutti il concerto di apertura di Umberto Bindi; a 18 anni fui invitata all’apertura di un suo concerto a Valle Giulia. Ricordo con affetto quella splendida serata e le parole che mi disse. Ho di quella sera immagini che mi fanno, ancor oggi, dolce compagnia…
Secondo te, come si prospetta il panorama nazionale in termini di visibilità per un artista? Vanno fatte due distinzioni: artisti legati a major e artisti autoprodotti/indipendenti. I primi , che coincidono con gli artisti usciti dai talent show, raggiungono subito una piena visibilità, data dalla tv, dalla promozione massiccia, dalle radio. I secondi invece hanno difficoltà ad emergere se non con le proprie forze, la visibilità la si raggiunge attraverso il web, l’unico mezzo a zero costo e che molte volte può portare al successo.
Nina, ci piacerebbe sapere il tuo parere sull’attuale situazione politica del nostro Paese? Stiamo vivendo un momento critico, ma che dovrà inevitabilmente portarci ad una risalita, seppur lenta. Ribadisco il concetto del mio brano “Indignati ancora”: credo che per ottenere un cambiamento si debba partire da una nuova mentalità, da un approccio alla vita con maggiore morale e rispetto. La mentalità italiana purtroppo è stata sempre legata ad una cultura individualistica, che tende a preservare i vantaggi di uno o gruppi di persone; spero si arrivi ad un rinnovato sentire sociale, per il bene comune e incondizionato di tutti.
Per caso, vanti qualche parentela con il presidente del consiglio Mario Monti ? Se ti dicessi di si la mia carriera balzerebbe alle stelle…? ah ah ah …