di Ndoj Davide (Anno 3 – n.04)
Vogliamo ripercorrere insieme ai nostri lettori, gli inizi della tua carriera?
Ho studiato molti anni nella scuola “Solo Arte” dove ho studiato danza con Fabio Giorgi e recitazione con Alessandra De Pascalis, una professionista che ha studiato con Proietti di cui ora è uscito il suo primo cd con il nome d’arte di “Ariele”. Per anni sono stato preso solo dallo studio, ignorando amicizie e divertimenti (spero sia servito…) poi un giorno per caso mio nonno mi spinse a tentare il provino di “Amici” e…di colpo ero dentro la scuola; dopo la trasmissione, una serie d’impegni artistici hanno occupato tutto il mio tempo: due mesi a buona domenica, il tour con sky, la tourneè estiva con il musical Lungomare, varie serate per l’Italia, poi il mio fi glioletto (il mio “One man show” intendo) una particina in un fi lm di Peter Marcias e poi la tourneè invernale di Lungomare…questo tutto in un anno, da non credere!
Quanto ha influito la tua partecipazione ad “Amici” trasmissione televisiva di Canale 5, alla tua affermazione professionale?
Come ho detto prima, dopo la trasmissione televisiva ho avuto un anno ricco d’impegni artistici e di certo non mi sarei trovato a 18 anni in diretta su canale 5, e non avrei avuto tante opportunità! ma come tutte le cose hanno varie sfaccettature, anche “Amici” ha i suoi pro e contro: molti addetti ai lavori (registi autori etc..) sono prevenuti e non vedono di buon occhio coloro che hanno partecipato alla trasmissione, ve lo assicuro…
Come hai capito che la tua strada era il teatro?
Sin da piccolo adoravo essere in primo piano, mi bastavano una sedia ed un cappello ed intrattenevo per ore gli amici con battute e sketch. Il mio mondo è lo spettacolo, il trasmettere al pubblico le mie emozioni; amo la recitazione, amo questo mondo dove devi “convincerti per poi convincere”! (Renato Zero) Nella tua carriera ti sei cimentato in ruoli comici e drammatici, secondo te è più facile fare ridere o far commuovere? Preferirei dire più vero o meno vero, anziché facile o meno facile. L’attore deve credere nelle proprie emozioni per trasmetterle con verità e attendibilità al pubblico. O g n i attore trova poi dei mezzi più adatti a se stesso… (personalmente mi scaturisce più facile la battuta) anche se ultimamente mi sto ricredendo.
C’è un attore che t’ispira maggiormente?
Bè, io sono, forse come molti, ispirato da attori di vecchia data, come Gasman i dolci occhi espressivi come nessun altro di Aldo Fabbrizzi! Ma di sicuro vedo come gran maestro un Gigi Proietti, e la comicità facciale di un Cristian De sica.
Fra le tante cose che hai fatto, cosa ti ha dato più soddisfazione? Il mio primo spettacolo “One man show”. Non capita a tutti di realizzarlo a 19 anni! Ne sono orgoglioso e veramente estasiato di ripresentarlo a Roma il 6 Maggio, al Teatro Orione.
Che ruoli ti piacerebbe interpretare in futuro?
Attualmente mi piacerebbe interpretare un bel ruolo cinematografico, un ruolo che possa farmi cimentare in vari aspetti interpretativi! Adoro distruggermi per creare… l’istinto masochista degli attori!
Faresti cinema e televisione?
Assolutamente si!! Come si dice a Roma: “n’se butta via niente!” Un saluto particolare in romanesco ai lettori. Come direbbero dalle mie parti: A pischè…s’ari beccamo ar teatro!
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