Di Eleonora Arnesano (Anno 2 – n.09)
Insegnante – coreografa – direttrice artistica del “Centro Danza”. In occasione di uno stage di danza di Maura Paparo,
Armonia ha incontrato ed intervistato l’insegnante di Hip-hop e coreografa, direttrice artistica del “Centro Danza” da lei fondato. Qual è il balletto più difficile che hai coreografato? È difficile coreografare un balletto imposto che non hai scelto. Spesso, in televisione, questo capita. Gli autori di programmi preferiscono scegliere musiche commerciali o assai famose, per ovvi motivi di spettacolo. È in quei momenti che è difficile costruire un balletto interessante e bello da una musica che magari non t’ispira. E quello più bello? Non ho un assoluto nella mia visione artistica, posso essere emozionata per un balletto che oggi sto costruendo e domani è già passato e non mi emoziona più. La ballerina o il ballerino più brava che conosci. Non saprei dirti. Sin da quando ero piccola non ho mai avuto un ideale di ballerina/o cui ispirarmi; mi piacciono tutti i generi e gli stili che mi possono stimolare, vedo i balletti di Break, di classico, il tango, e proprio l’altro giorno ho assistito al bellissimo spettacolo di una compagnia argentina, che recentemente sta riscuotendo gran successo. Come sono i rapporti con Steve e Garrison, chi proprio non sopporti e con chi vai maggiormente d’accordo? Con Steve e Garrison ci sconosciamo da anni e siamo molto amici; con Garrison specialmente il mio rapporto è molto buono. Dal punto di vista lavorativo, sto cercando di ritagliare un mio spazio in mezzo a due uomini colossi, più maturi di me e con più esperienza, e ti confesso che non è facile. Li stimo molto entrambi e sono dei gran professionisti. Come consideri la situazione della danza in Italia? Attualmente la televisione manca di sbocchi professionali, è fatta soprattutto di reality, in teatro s’incomincia ad apprezzare il musical ed il varietà con il corpo di ballo non esiste più. Amici ha dato e continua tuttora a dare un forte input alla danza, ha permesso ai maschi di amarla, ed ha creato nuovi idoli giovanili. (Ho una scuola a Milano da quasi 20 anni e i ballerini maschi scarseggiano). Lancia un messaggio ai prossimi ragazzi della scuola di Amici. Abbiamo già effettuato i provini, lo stage e manca l’ultimo incontro dove si sceglieranno i componenti della classe. Gli direi sicuramente di lavorare di più, polemizzando meno. Però mi rendo conto che non sempre è possibile perché sono ragazzi giovani, con caratteri forti e decisi, ed è facile far volare qualche parola di troppo, scontrandosi l’uno con l’altro (sai lavoriamo moltissimo, dalle 10 di mattina fino alle 22, e la stanchezza e la tensione del programma televisivo, si fa sentire). Personalmente non ho mai avuto problemi con gli allievi, un po’ perché mi pongo a loro servizio, nel senso buono del termine, ed un po’ perché cerco di entrare nella loro psicologia; non è possibile creare un insegnamento assoluto per tutti. Perché un programma come “Amici di Maria De Filippi” continua ad avere tanto successo? Quando ero piccola la Rai mandava in onda il telefilm “Saranno famosi”, di cui non persi una puntata, che ebbe tantissimo successo. Amici ripropone il sogno di molti artisti, sai gli italiani sono un popolo di cantanti, attori, musicisti… che diventano famosi. Fra tante trasmissioni attuali, credo che Amici sia un ottimo programma per i giovani, perché fa sognare ed i ragazzi s’identificano negli allievi.